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Parliamo della differenza tra acciaio inox 304 e 316… Sai qual è il migliore?
Eccoci di nuovo qui, con un altro articolo che potrà aiutarti a creare la tua carriera nel settore della carpenteria. Come sai, conoscere le caratteristiche dei materiali è sicuramente una delle cose da fare prima di iniziare. Infatti, te ne parlerò nel dettaglio all’interno del mio corso, che potrà rivelarsi davvero utile per costruire il tuo futuro professionale! Ma adesso immergiamoci subito nell’argomento di oggi: la differenza tra acciaio inox 304 e 316.
Partiamo dalle basi…
L’acciaio inox: che gran materiale!
Conoscono tutti l’acciaio inox, ma solo in pochi sanno esattamente di cosa si tratta. Chi opera nel settore della carpenteria lo conosce come le sue tasche, mentre gli altri lo vedono semplicemente come “un materiale” o come “un metallo ampiamente utilizzato”.
Chiaramente, se tu sei qui a leggere, quasi certamente vuoi diventare un mio collega e quindi non ti resta che imparare a conoscere l’acciaio inox nel dettaglio… Sei d’accordo, non è vero?
Prima di comprendere la differenza tra acciaio inox 304 e 316, dovresti sapere quindi che il termine “acciaio inossidabile” – o acciaio inox – viene utilizzato per indicare quelle leghe ferrose che contengono tra l’11 e il 30% di cromo. Quest’ultimo è quello che aggiunge al materiale uno strato protettivo e anticorrosione.
Oltre al cromo, per realizzare l’acciaio inox vengono usati rame, nichel, niobio, titanio e molibdeno, che si comportano come leganti. La percentuale totale di questi materiali non può però superare il 50%. In caso contrario, non si tratterà più di acciaio, ma bensì di “leghe inox austenitiche”.
Naturalmente, questi leganti possono comportare differenze in base alla quantità usata: possono influire sul materiale finito da un punto di vista strutturale, ma anche sulle specifiche meccaniche e sul livello di resistenza alla corrosione.
Ci sono diversi tipi di acciaio: parliamo di differenza tra acciaio inox 304 e 316… e non solo
Sempre relativamente alle percentuali di leganti utilizzati, possiamo avere acciai diversi, tra cui troviamo:
- Acciai austenitici, che ti ho già nominato. In questo caso, si tratta di acciai inossidabili che contengono il 17-19% di cromo, l’8-14% di nichel e, eventualmente, un 2-3% di molibdeno.
- Acciai martensitici, ovvero leghe costituite dall’11 al 18% di cromo, da una buona parte di carbonio e dalla presenza di molibdeno, manganese e silicio.
- Acciai ferritici e inossidabili, in cui è presente solamente il cromo in una percentuale dal 12 al 17%.
- Acciai austeno-ferritici, detti anche “duplex”, che si rivelano acciai inossidabili all’interno dei quali il cromo è presente in una percentuale dal 18 al 26%, seguito dal nichel (4,5-6,5%) e, eventualmente, dal molibdeno (2,5-3%).
Dopo aver fatto queste distinzioni, arriviamo anche a quelle tipologie di acciaio inox più comuni e che non puoi fare a meno di conoscere, che vengono accompagnate dalla sigla “AISI 304” o “AISI 316”.
Parliamo in entrambi i casi di acciaio inox austenitico altamente qualitativo, che generalmente contiene un buon 18% di cromo e l’8% di nichel.
Iniziando a parlare prettamente di differenze tra acciaio inox 304 e 316, è utile sapere che spesso, proprio per le percentuali che ti ho appena mostrato (di cromo e nichel), l’acciaio inox 304 viene accompagnato dalla sigla “18/8”. Il 316 viene invece accompagnato dalla sigla “18/8/3”.
Quest’ultimo “3” indica la quantità di molibdeno presente (3%), che si presenta come una prima differenziazione importante: non si tratta solo di un numero, ma di un’aggiunta che conferisce all’acciaio 316 una maggiore resistenza alla corrosione causata dai cloruri.
Le altre differenze tra acciaio inox 304 e 316
In pratica, possiamo dire che l’AISI 316 si differisce dal 304 per via della sua composizione (e delle conseguenti e relative caratteristiche):
- Al 316 sono stati aggiunti nichel, molibdeno e cromo,
- Al 304 sono stati aggiunti solo il cromo e il nichel.
La maggiore resistenza alla corrosione da parte dei cloruri è una specifica importante per l’acciaio inox 316, in quanto lo rende adatto all’uso nel campo della carpenteria navale. Il 304, resistente ma non quanto il 316, viene usato solitamente per la realizzazione di cucine, lavelli, posate, cappe e tutti gli oggetti correlati. In pratica, il primo è adatto al “lavoro duro” e l’altro è idoneo per rispondere alle nostre esigenze quotidiane.
Oltre a questo, sempre parlando di differenza tra acciaio inox 304 e 316, è utile considerare che il primo è ottimo sia per l’uso in ambienti interni che per l’utilizzo nelle aree outdoor. Tuttavia, non se ne consiglia l’uso nei luoghi in cui il livello di inquinamento è elevato (come le zone industriali, i porti, gli stabilimenti dove si lavorano o si utilizzano prodotti chimici, etc.).
D’altra parte, l’AISI 316 ha il molibdeno dalla sua parte che, seppur implementato in percentuali ridotte, riesce comunque a fare la differenza, permettendo a questo acciaio di rivelarsi idoneo in tutte quelle situazioni in cui il 304 è sconsigliato.
Il 316 è ottimo persino in tutti gli stabilimenti dove si lavora con gli alimenti, proprio perché propone una valida resistenza ai cloruri, e quindi anche agli acidi. È adatto per quasi ogni tipo di applicazione nel settore alimentare e, più in particolare, per la realizzazione di contenitori e macchinari usati nell’industria conserviera e nell’ambito della ristorazione.
Acciaio inox 316: la resistenza non mette però da parte l’attenzione…
Nonostante l’AISI 316 risulti più resistente rispetto al 304, prestare attenzione alla sua manutenzione regolare è fondamentale. In caso contrario, non si esclude la formazione della ruggine (anche se solo in quantità minime).
Anche l’acciaio inox 304 va tenuto sotto controllo, soprattutto quando usato in luoghi dove l’acido cloridrico è presente (o usato in modo frequente) o quando viene implementato in zone marittime, dove sabbia, vento e umidità giocano un ruolo invasivo nei confronti del materiale stesso e del suo aspetto originario.
Insomma, adesso conosci la differenza tra acciaio inox 304 e 316, e non solo. Perciò, non ti resta che approfondire e continuare a fare del tuo meglio per diventare un Carpentiere Astuto e vincente.
Non dimenticare che il mio corso può aiutarti e che… dietro ogni grande professionista, c’è sempre una grande e valida formazione!
Provare per credere.
Ti aspetto nel mio corso e non perderti il prossimo articolo del blog!
3 commenti
paolo rauseo · Settembre 15, 2020 alle 10:13 pm
Articolo chiaro ed esaustivo grazie per aver messo a disposizione Le sue conoscenze
Luca Lamandini · Ottobre 30, 2020 alle 7:13 am
Grazie Paolo per il fuo commento, continui a seguirci!
grober · Settembre 15, 2021 alle 3:41 pm
Salve, pur non lavorando nell’ambito della carpenteria metallica, utilizzo oggetti come gli atomizzatori per le sigarette elettroniche che sono fatti per la maggior parte con gli acciai di cui hai esposto le caratteristiche in modo, per me esaustivo