Le lamiere sono strumenti estremamente utili e versatili. Ce ne sono di diversi materiali e spessori, tra cui è possibile scegliere a seconda della funzione che svolgeranno o del prodotto che si dovrà realizzare. Oggi parliamo più nello specifico della lavorazione della lamiera: quali sono le tecniche più utilizzate?

Due macrocategorie da conoscere

Il vantaggio dell’utilizzo della lamiera sta nel fatto che la sua lavorazione è molto economica. Infatti, esistono diverse metodologie che consentono di ottenere elevati standard di qualità e precisione, senza dover spendere troppo. Ci sono macchinari specifici che si possono utilizzare, i quali risultano veloci, funzionali e studiati per trattare un gran numero di lamine ogni giorno.

La lavorazione della lamiera avviene solitamente a freddo e le relative tecniche possono essere sostanzialmente riassunte in due macrocategorie: sagomatura e formatura.

La lavorazione della lamiera tramite le tecniche di sagomatura

La sagomatura è il termine usato per indicare le operazioni di taglio, tranciatura e punzonatura delle lastre metalliche. Per tagliare una piastra possono essere usate diverse tecniche a seconda del materiale di cui è composta, dello spessore e della precisione richiesta. Tra i vari processi vi è l’ossitaglio, un metodo che sfrutta il meccanismo combinato di due getti di carburante e ossigeno, adatto a preparare le lamiere per i successivi trattamenti.

Un’altra ottima tecnica di lavorazione della lamiera è quella del taglio a laser, indicato per lastre in acciaio inossidabile o alluminio. Grazie a questo metodo i bordi ottenuti sono lisci e precisi, inoltre il processo di taglio è più versatile e l’ideale per lavorare un maggior numero di materiali.

È da non sottovalutare anche il taglio al plasma. Quest’ultimo utilizza un getto di gas ionizzato, è preciso e rapido, ed è indicato per trattare superfici costituite da materiali conduttori.

Per la lavorazione della lamiera tramite tranciatura si utilizzano una matrice e un punzone utile per incidere sulla superficie metallica delle particolari forme geometriche, senza intagliarla. Similmente alla tranciatura, la punzonatura sfrutta l’utilizzo di un punzone con il quale si eseguono intagli o fori.

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La formatura della lamiera

Con formatura si indica l’insieme di quei processi che, con l’utilizzo di forze esterne applicate su una lamiera, ne provocano la deformazione. Tra le tecniche utili troviamo la piegatura ad aria, la quale viene eseguita mettendo la lamina in contatto con il punzone e la matrice. L’angolo di piegatura dipende dalla forza adoperata e dalla profondità a cui arriva il punzone.

La calandratura è un metodo di lavorazione della lamiera che sfrutta l’azione di rulli che pressano il materiale e lo curvano seguendo una traiettoria circolare, permettendo così di ottenere lamiere cilindriche. La coniatura (o piega a fondo cava) consente di piegare la lastra eliminando il ritorno elastico: ciò la rende particolarmente adatta per la piegatura della lamiera ad angoli retti.

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