Tra le varie tecniche di lavorazione del metallo, il taglio delle lamiere è tra le più richieste. I due tipi principali sono il taglio al plasma e il taglio laser. Entrambi presentano delle caratteristiche che li rendono più o meno adatti a specifiche esigenze ed applicazioni. Vediamoli insieme nel dettaglio.

Taglio al plasma: potenza e risparmio

Il taglio al plasma si verifica grazie all’azione del plasma. Quest’ultimo si concretizza in una miscela ionizzata prodotta grazie a un gas che interagisce con l’arco elettrico che si crea tra lo strumento e la superficie da fendere. Il plasma esce dalla torcia a temperature elevatissime che portano alla fusione e alla polverizzazione del materiale lungo la linea di taglio.

Quando la lavorazione da effettuare riguarda lamiere curve o angolate di spessore medio-elevato, il taglio al plasma è la scelta giusta. Infatti, questa lavorazione risulta particolarmente efficace e rapida su spessori che vanno dai 50 millimetri, per le torce manuali su acciaio al carbonio, ai 130 millimetri, per le macchine più potenti su acciaio inox. Anche alluminio, rame, ottone e acciai dolci risultano metalli idonei al taglio al plasma.

Cos’altro dovresti sapere su questa tecnica di taglio?

È doveroso sottolineare che la potenza del taglio non va di pari passo con la precisione dello stesso. Proprio per questo non si tratta della tecnica giusta quando hai bisogno di tagli qualitativamente eccellenti, le cui superfici di taglio dovranno risultare perfettamente lisce. Se però il budget rappresenta un limite, questa metodologia risulterà essere la soluzione ideale. Infatti, gli strumenti per il taglio al plasma necessitano essenzialmente di due elementi: aria compressa e corrente elettrica, e ciò consente di contenere i costi di lavorazione.

Taglio laser: precisione e versatilità

Il taglio laser prevede l’applicazione di un fascio di fotoni lungo la linea di incisione. L’energia emessa, che interagisce con il materiale irradiato, provoca un rialzo termico così elevato da causare la fusione del metallo e la conseguente fenditura.

Il fascio laser viene focalizzato sul materiale in maniera molto precisa grazie all’utilizzo di sistemi ottici, e ciò rende il taglio a laser particolarmente indicato per tutti quei tipi di lavorazione (forature, fenditure, incisioni, intagli, rifiniture) in cui non possono essere tollerate nemmeno piccole imperfezioni. Il taglio risulta infatti privo di sbavature, più pulito e netto rispetto a quello proposto dall’altra metodologia.

Dobbiamo sottolineare che l’alta efficienza del fascio laser in termini di precisione è accompagnata da una potenza minore rispetto al taglio al plasma. Questa caratteristica rende questa tecnica di taglio più adatta a lavorazioni su materiale di spessore medio-basso. Lo condiziona anche sull’aspetto della velocità, che diminuisce all’aumentare dello spessore.

Tuttavia il laser è in grado di lavorare su una più ampia gamma di materiali, sia metallici (acciaio al carbonio, acciaio inox, acciaio al silicio, alluminio, leghe) che non metallici (legno, acrilico, PVC, gomma, vetro, tessuto, pelle, plastica).

taglio laser

Taglio laser o al plasma?

Se sceglierai il taglio laser come soluzione più adatta al tuo caso, devi sapere che il costo iniziale delle strumentazioni sarà elevato. Questo investimento verrà ripagato dalla qualità dei risultati e dal risparmio nei consumi energetici nel lungo periodo. In più, le apparecchiature a laser sono silenziose ed emettono poche vibrazioni, e questo ti permetterà di lavorare in un ambiente tranquillo.

Grazie a questa breve guida avrai quindi compreso le diverse caratteristiche del taglio al plasma e del taglio laser, e sarai dunque in grado di scegliere la metodica più adatta alle tue esigenze. Vuoi saperne di più sui metodi di lavorazione della lamiera? Continua a seguire il nostro blog e iscriviti al nostro corso!


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